Dopo essere caduto contro la Fiorentina settimana scorsa, al termine di una partita davvero imbarazzante dal punto di vista della prestazione, il Bologna capitola in casa anche contro la Roma, dopo una partita che, per certi tratti, sembrava potersi riaprire. Troppi gli errori, troppa la differenza di qualità tra le due compagini, troppa la distrazione e la svogliatezza con cui alcuni componenti della rosa felsinea sono scesi in campo. Vittoria della Roma per tre reti a zero che lascia ancora qualche speranza alla banda di Spalletti per la conquista dello scudetto: obiettivo altamente difficile, ma finchè la matematica non li condanna …
Veniamo ora alla partita: Donadoni, dopo la disfatta di sette giorni fa, decide di cambiare completamente il centrocampo, inserendo dall’inizio i titolarissimi Dzemaili, Nagy e Pulgar in cabina di regia; torna la difesa a 4 con Krafth e Masina larghi sulle fasce e Maietta e Gastaldello a presidiare la zona davanti a Mirante. Partono bene i padroni di casa che, con le accelerazioni di Verdi e di Krejci, mettono spesso in difficoltà i difensori ospiti: la prima occasione “capita” per caso a Destro che, anticipato da Szczesny non riesce a tirare in porta, guadagnandosi però il corner. Pochi minuti dopo, al 25′, è però la Roma a passare avanti: calcio d’angolo, un rimpallo favorisce Fazio che, da due passi trafigge Mirante, portando avanti i suoi. La partita si gioca soprattutto a centrocampo dove i parecchi errori in fase di impostazione la fanno da padrona, impedendo manovre pulite e ordinate. La Roma, approfittando di una dormita difensiva di Masina e dei due centrali, raddoppia a pochi minuti dall’intervallo: sponda di Dzeko che trova Salah, scavetto dell’egiziano e raddoppio giallorosso. Piove sul bagnato in casa Bologna: dopo il secondo gol romanista arriva l’infortunio di Simone Verdi, uno dei più propositivi tra i rossoblu, costretto ad abbandonare il campo per infortunio; dopo l’intervallo è Federico Di Francesco a sostituirlo, con la speranza che il giovane esterno possa portare freschezza e velocità sulla fascia destra.
E così, incredibilmente, accade: primo pallone toccato dal figlio dell’allenatore del Sassuolo e prima occasione Bologna, con Dzemaili che, servito splendidamente dal numero 14, incorna ma non riesce a dare precisione al pallone che finisce preda di Szczesny. Passano due giri d’orologio e questa volta è proprio Di Francesco ad entrare con prepotenza in area, incrociare in diagonale e cogliere un clamoroso palo che avrebbe potuto riaprire la gara. Dopo queste due fiammate, i padroni di casa si spengono: gli ospiti arrivano più facilmente al tiro e si ha quasi la certezza che andare a riprendere questa partita sia impresa titanica. Dopo l’infortunio di Verdi, anche il guerriero Maietta è costretto a dare forfait, lasciando il posto a Torosidis. La ciliegina sulla torta romanista arriva a quindici minuti dal termine quando Salah, visto Perotti libero, lo serve con un filtrante: l’esterno d’attacco, accentratosi, lascia il pallone a Dzeko, libero di colpire e di infilare per il terzo gol ospite. Partita chiusa, ma questo si sapeva.
La prossima giornata, la numero 32, vedrà i rossoblu impegnati a Palermo: c’è necessità di fare punti contro squadre relegate nelle zona basse della classifica per spegnere definitivamente i sogni di una possibile salvezza. Vedremo come andrà a finire …