Che batosta! Altre parole sarebbero quasi superflue dopo la prestazione che ieri sera il Bologna ha deciso di propinare ai suoi tifosi, con 5 gol subiti ed una disattenzione difensiva mai vista prima. Vero e proprio mattatore della serata è stato Il Gallo Belotti che, con una tripletta ed un rigore sbagliato (per lui 2 in 2 partite) si è guadagnato il titolo di MVP della serata. Bando alle ciance e proviamo, con tanto coraggio, ad analizzare la pesante sconfitta di ieri sera.
Donadoni, nonostante le buone impressioni che gli avevano destato i nuovi arrivati Nagy e Krejci, decide di lasciare entrambi in panchina dal primo minuto preferendo loro Rizzo e Dzemaili; il resto della formazione rimane invariata rispetto a domenica scorsa, con l’unica eccezione rappresentata dall’assenza di Maietta per infortunio sostituito dal giovane Oikonomou. Nonostante un avvio abbastanza positivo per gli ospiti, sono i padroni di casa che per primi si portano in vantaggio grazie a Belotti, precedentemente pericoloso con un tiro che Mirante ha neutralizzato al meglio, che tutto solo e dimenticato da Marios, insacca facile di testa su suggerimento di un ottimo De Silvestri. Toro che quindi si porta in vantaggio nonostante la sostituzione forzata di Martinez per Ljaljc, uscito per infortunio. Il Bologna però non ci sta e riesc3 a riagguantare il risultato pochi minuti dopo quando, intorno alla mezz’ora del primo tempo, Taider riesce ad involarsi verso la porta dopo aver soffiato palla a Baselli e battere Padelli con un diagonale all’angolino sul quale il portiere granata non può nulla. All’improvviso, quando sembra che il Bologna possa gestire la gara, il solito Belotti ci mette lo zampino con un gol che dimostra la bontà della sua convocazione in Nazionale: palla d’esterno di De Silvestri, Marios che non riesce a soffiare palla a Belotti con l’attaccante del Torino che, resistendo alla carica del greco, riesce a battere in uscita un Mirante leggermente in ritardo. Da questo momento in poi, il Bologna smetterà completamente di giocare, lasciandosi travolgere da un’ondata granata che, da lì ad un’ora, umilierà i rossoblù. all’inizio della ripresa, nonostante i chiari limiti mostrati dai felsinei durante la prima frazione, Donadoni decide di non cambiare l’assetto, lasciando la formazione rossoblù invariata; da lì a poco però, la scelta si rivelerà poco azzeccata, con Martinez che, pescato tutto solo da Iago Falquè in mezzo all’area, infila Mirante per la terza volta senza che il portiere del Bologna possa intervenire. 53 minuti e partita già chiusa, nonostante da lì a poco vengano inseriti Nagy e Krejci per coloro che al fischio d’inizio li avevano sostituiti. L’unica occasione del secondo tempo per i petroniani capita sui piedi, anzi sulla testa, di Destro che a pochi passi dal gol che potrebbe rimettere in piedi la partita colpisce la palla debolmente agevolando l’intervento di Padelli. A 10 minuti dal termine è ancora il Toro che segna con un gol fotocopia del precedente, con Baselli che questa volta si trasforma in finalizzatore trasformando un passaggio di Boyè dopo l’errore di Pulgar: 4 a 1 e Bologna che inizia ad intravedere i fantasmi della partita al San Paolo della scorsa stagione. Pulgar, non contento dell’errore sul quarto gol, decide di regalare un rigore al Torino: Belotti si presenta sul dischetto ma, come accaduto a Milano, sbaglia incredibilmente il penalty con Mirante che si guadagna, probabilmente da solo, la sufficienza. Il Gallo riesce poi a rifarsi quando, a pochi minuti dal termine, sfrutta incredibilmente bene un pallone di Molinaro dalla sinistra che gli permette di realizzare il suo personale Hat Trick.
Partita indecorosa da parte di chi, pochi giorni prima, aveva stupito tutti per la mole di occasioni create. Partita che ovviamente non fa testo e sulla quale considerazioni si sprecano e anzi, sarebbe giusto non fare poiché quasi inutili. Ora testa al Cagliari, partita ostica che giocheremo in casa dopo la sosta per le Nazionali. Basta inutili disfattismi, bisogna essere consci che ogni partita la si dovrà giocare al massimo senza timori reverenziali!