Calcio: Il derby emiliano finisce in parità, per il Bologna terzo 0-0 di fila

C’era chi, fino a qualche giornata fa, si chiedesse come mai il Bologna non riuscisse mai a pareggiare, con la squadra incapace di trovare una via di mezzo tra vittoria meritata e sconfitta bruciante. Tutti coloro che si erano posti questa domanda sono stati ampiamente ripagati dalle ultime tre partite, con tre pareggi di fila a reti bianche che possono comunque essere visti come prestazioni positive, al di là di possibili errori della squadra o dell’arbitro. Ma rivediamo insieme cosa è successo in questo quasi inedito derby emiliano tra il Bologna, forte di una posiziona di assoluta tranquillità in ottica salvezza, e il Carpi, sempre più immerso in una lotta che sembra possa avere esiti drammatici per i ragazzi di mister Castori.

Il Bologna si presenta in campo con una sola novità rispetto alla formazione annunciata alla vigilia, con Constant che prende il posto di Masina per questioni puramente tecnico-tattiche. I padroni di casa partono decisamente meglio rispetto agli avversari e la prima grande occasione capita sui piedi di Diawara che, entrato in area dopo una splendida finta, non riesce a controllare al meglio il pallone che Giaccherini gli aveva fatto recapitare, favorendo l’uscita bassa del portiere. Poco dopo tocca a Taider impensierire seriamente Belec, con l’estremo difensore del Carpi chiamato a respingere in angolo la conclusione del centrocampista. Dopo una decina di minuti arriva il primo guizzo dei biancorossi grazie ad uno degli ex di turno, Mancosu, che chiama Mirante a compiere una parata non semplicissima, con il portiere rossoblù che si salva anche grazie all’ausilio del palo. Il Bologna fa un po’ più fatica a mostrarsi pericoloso nei pressi dell’area biancorossa, così gli ospiti acquisiscono sempre più coraggio ed iniziano a premere con maggiore insistenza sull’acceleratore, con il solito Mancosu che spreca due ottime occasioni da rete. Nel finale l’ultima azione degna di nota di un primo tempo non proprio esaltante porta la firma di Giaccherini, che con un acrobatico intervento ha provato a infilare Belec, apparso comunque puntuale nell’intervento a mano aperta. Un primo tempo non esaltante, con le difese che sono state spesso protagoniste: elogi per Mbaye, decisamente uno dei migliori in campo, mentre l’attacco felsineo ha zoppicato e non poco dinanzi ad un Carpi per larghi tratti della prima frazione tutto a protezione della propria porta. Il primo tempo inizia in modo leggermente diverso per i padroni di casa con Destro che, dopo aver ubriacato mezza difesa avversaria, viene chiuso in corner proprio al momento della conclusione. Dopo una ventina di minuti durante i quali i palloni persi sono stati tantissimi sia per una squadra che per l’altra, Giaccherini prova ad uscire dal letargo con una splendida conclusione di destro che sfiora il palo a portiere battuto; Giaccherini apparso comunque molto stanco durante tutta la durata del match, con giocate che testimoniano la poca lucidità dell’esterno offensivo in maglia numero 17. A una decina di minuti dalla fine, dopo che Donadoni ha effettuato tutti i cambi, è Gastaldello, il capitano dei petroniani, che prova il gol d’antologia con una splendida rovesciata che sfortunatamente si infrange sulla traversa; sulla successiva ribattuta è Masina, entrato a metà secondo tempo, che prova a centrare lo specchio con un colpo di testa che Zaccardo intercetta sulla linea di porta, favorendo poi la difesa biancorossa. E, a due minuti dall’assegnazione del recupero, accade l’episodio contestatissimo da tutti i componenti del Bologna, sia quelli in campo che quelli in panchina: Taider, apparso quest’oggi davvero in forma, salta netto Cofie in piena area e viene atterrato dal centrocampista avversario; rigore netto che non viene assegnato, a dimostrazione di come il Bologna quest’anno abbia avuto parecchia sfortuna con i quintetti arbitrali. Partita che, nonostante il forcing finale dei padroni di casa, finisce in pareggio, regalando ad entrambe le compagini.

Partita piena di errori che ha visto entrambi i centrocampi in debito di ossigeno e protagonisti di appoggi errati che potevano trasformarsi in contropiedi pericolosi, mal sfruttati soprattutto dagli ospiti che non sono stati in grado di impensierire, soprattutto nel secondo tempo, la difesa di casa, con Maietta insuperabile. Uniche note negative di oggi le prestazioni di Diawara, troppi i passaggi sbagliati, e Giaccherini, unico lampo di luce in un pomeriggio davvero grigio la conclusione che ha scheggiato il palo. Quello di oggi è comunque un punto che serve per allontanarsi il più possibile dalla zona calda della classifica. Sabato prossimo si va in casa di un Inter sempre più agguerrita nella lotta alla zona Champions, con la speranza che si possa fare un dispetto ai nerazzurri dell’ex Bologna Mancini.

Giacomo Guizzardi nasce a Bologna il 14/03/1997. Dopo la trafila di scuole dell’obbligo sceglie il Liceo Da Vinci di Casalecchio come scuola superiore, ed è qua che sviluppa un grande interesse nei confronti del giornalismo e del mondo radiofonico, tanto da voler diventare telecronista per partite di calcio. Al Liceo ha la possibilità, sia grazie alla web radio d’istituto (della quale è tutt’ora uno dei redattori), sia grazie a Politicamente Scorretto,di intervistare personaggi illustri quali Francesca Prestia, Nadia Cinti ma, soprattutto, lo straordinario Don Luigi Ciotti. Ha inoltre collaborato con Radio Città Fujiko nel merito di uno stage scuola-lavoro, durante il quale ha prodotto un format dal nome “Generation Y”, che indaga il mondo dei giovani nati tra il ’90 e il 2000, del quale sono state fatte 3 puntate.

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