Le parole che ho da dire sono poche, pochissime. Commentare un 6-0 subito dopo una prestazione ai limiti del dilettantismo non è facile, proprio per niente. Non è facile perchè le uniche parole da dire non sono consone per l’ambiente nel quale ti trovi e, anche se giustissime, non è il caso di esprimerle qui, piuttosto mandiamo giù anche questo boccone e proviamo, per quanto possa essere difficile, ad andare avanti. Altro da dire non c’è, di seguito le azioni salienti di Napoli-Bologna di ieri sera. Buona fortuna, o voi ch’entrate…
Donadoni, che nelle ultime settimane è apparso sempre più confuso sulla formazione iniziale, ieri non ha fatto altro che alimentare queste voci: Acquafresca punta centrale nell’abbottonato 4-5-1, Rossettini ancora titolare al fianco di Marios, nonostante le prestazioni dell’ex Cagliari siano state al limite dell’inguardabile, così come quelle di tutta la squadra. Brighi al fianco di Taider con Diawara regista davanti alla difesa, Giaccherini e Zuniga gli esterni di centrocampo. Dopo neanche dieci minuti nei quali la squadra partenopea non ha fatto vedere palla agli ospiti, arriva il primo gol ad opera del figliol prodigo Gabbiadini: splendido pallone di Mertens per l’attaccante che, complice il non posizionamento del solito Rossettini, riesce a battere Mirante con una bella girata di sinistro. Dopo un doppio tentativo di Albiol da calcio d’angolo, sul quale si deve opporre Mirante, arriva il 2 a 0, con Constant che atterra Callejon in area e l’arbitro decreta il calcio di rigore. Calcio di rigore che Gabbiadini insacca e chiude, in un certo qual modo, la partita. Un altro paio di occasioni, tutte naturalmente partenopee e si chiude un primo temo che il Bologna non ha, di fatto, giocato, con i felsinei che non sono mai riusciti a creare una minuscola trama di gioco facendosi colpire più e più volte dal Napoli. La seconda frazione si apre con il cartellino giallo rimediato da Diawara per un brutto intervento su Jorginho che costringerà il numero 21 rossoblù a saltare la sfida contro il Genoa di domenica. Come se i problemi fossero pochi in questo periodo. Giaccherini, l’unico uomo potenzialmente pericoloso di una squadra inesistente, riesce ad andare via sulla sinistra e a scaricare in mezzo, con Brighi che arriva sulla sfera ma da buona posizione spara incredibilmente alto. Poco dopo arriva il tris firmato Mertens, con l’esterno belga che, dopo aver puntato e saltato Mbaye, conclude a rete, con il suo tiro che viene deviato da Oikonomou e si infila beffardo sotto le gambe di Mirante. A questo punto la partita è da considerarsi decisamente chiusa, col Bologna che non mostra nemmeno la voglia di provare a segnare il fatidico gol della bandiera. Arrivati a 10 minuti dal termine, con il passivo che sembra non possa peggiorare, ci si mette Mertens a segnare un altro gol, trovandosi a tu per tu con Mirante dopo una fantozziana scivolata di Rossettini che spiana la strada al belga. Tempo due minuti e Mertens ne fa un altro, con una botta di collo destro terrificante che si insacca all’incrocio. E, come se non bastasse, arriva anche il tennistico 6-0 ad opera di David Lopez, gol che pare la ciliegina sulla torta per la partita del Napoli.
Di parole, come detto all’inizio, ce ne sono poche. Una prestazione come quella di ieri deve far riflettere tutti, deve far comprendere a tutti i giocatori e allenatore che sì, un calo ci può stare, ma mancare di rispetto così a persone che hanno percorso tutta l’Italia per venirti a vedere questo no, questo non è tollerabile. Bisogna che tutti quanti si assumano le proprie responsabilità e riescano almeno ad essere uomini, a comportarsi degnamente. Scusate lo sfogo, ma ci voleva. Passo e chiudo.