Sembra proprio non volere (ri)cominciare l’avventura della Fortitudo nel basket che conta: dopo i due turni di squalifica inferti al Paladozza, ecco il rinvio dell’esordio “casalingo” contro Mantova previsto per oggi sul neutro di Rimini. Non è arrivata in tempi utili la sentenza Fiba che ha recentemente coinvolto l’Aquila, pertanto è stato necessario lo slittamento a data da destinarsi.
Si gioca senza intoppi, invece, all’Unipol Arena, dove, per la prima apparizione stagionale, la Virtus ospita Venezia, candidata a recitare un ruolo da prima attrice nel campionato che verrà. Anniversario amaro per il coach lagunare Recalcati che proprio oggi celebrava la sua novecentesima panchina nella massima serie: a fine partita il tabellone luminoso reciterà 69-65 in favore dei padroni di casa.
Si parte con più attacchi che difese. Per la Virtus, torrida la mano di Mazzola che inanella due conclusioni da oltre l’arco. Owens non ci sta e risponde colpo su colpo. La Reyer, sorniona, piazza un pesante parziale di 10-0 andando al primo riposo in vantaggio di sei lunghezze: 14-20.
Nel secondo quarto emerge la fisicità di Pittman (al giro di boa 11 punti col 100% dal campo), ma le V-nere continuano a balbettare in attacco. Venezia ringrazia e vola sul 18-28. Gli uomini di Valli abbassano le ginocchia in difesa e riescono a rientrare sul 31-35, ma Goss e Green scacciano i fantasmi di una possibile rimonta aggiustando il punteggio sul 31-38 prima che suoni la sirena dell’intervallo.
Al ritorno dalla pausa, i bianconeri rintuzzano il divario con fare certosino e, pur dovendo rinunciare a un Pittman sovraccaricato di falli, rimangono sempre sulla scia veneta, sferrando anche il colpo -2 (47-49) . La Reyer si risveglia bruscamente dal torpore: Ress rispolvera dal repertorio una penetrazione d’altri tempi conclusa con rumorosa inchiodata al ferro. Sul fil di sirena, Bramos, coi piedi oltre l’arco, si ritrova in mano un macigno recapitato prontamente in fondo al sacco. Duro colpo assestato alla bocca dello stomaco di Valli, tira un sospiro di sollievo, invece, il collega Recalcati: all’ultimo mini-intervallo è +7 ospiti (47-54).
Nel momento del bisogno, le V-nere cercano di appoggiare il pallone a Pittman, che risponde presente: grazie a un suo canestro con fallo antisportivo addizionale la Virtus rientra sul -3 (58-61). Ray, fino ad allora “assente presente”, si guadagna sapientemente un giro in lunetta con tanto di percorso netto: è -1. A 2’ dalla fine Owens avrebbe due liberi per allungare, ma li sbaglia entrambi. Ray ne approfitta e insacca la “bomba” del sorpasso, Vitali subisce sfondo e Fontecchio fa “game-set and match” col canestro del 65-61. Gli due ultimi assoli del talento di Pescara e di capitan Ray servono solo ad abbellire il referto.
Sugli scudi Pittman che chiude da MVP di giornata e top-scorer con 19 punti. In generale, ottima prova dei felsinei che, con carattere e caparbietà, siglano un parziale di 22-11 nell’ultimo quarto, raddrizzando un match apparentemente indirizzato su altri binari.
VIRTUS OBIETTIVO LAVORO BOLOGNA – UMANA REYER VENEZIA 69-65 (14-20, 31-38; 47-54)
BOLOGNA: Pittman 19 ; Fabiani NE ; Vitali 3 ; Vercellino NE; Cuccarolo 0; Gaddy 10 ; Williams 2 ; Fontecchio 10 ; Mazzola 6 ; Oxilia NE; Odom 8; Ray 11. All. Valli
VENEZIA: Peric 5; Goss 7; Bramos 6; Tonut 3; Jackson 8; Green 7; Ruzzier 0; Antelli NE; Owens 8; Ress 2; Oterner 12; Viggiano 7. All. Recalcati