Basket: La Fortitudo la “sfanga” ancora una volta: vittoria contro Jesi e Paladozza imbattuto.

La Fortitudo vince, non stravince e convince a targhe alterne contro una Jesi che, per larghi tratti del match, ha palesato un livello tecnico rasente categorie inferiori a quella nella quale effettivamente presta servizio.
Torporeggiante l’avvio di Ed Daniel che lascia il monopolio dei rimbalzi offensivi al collega avverso Paci, che ringrazia insaccando i primi 5 punti del match. Un Montano tarantolato ribalta l’inerzia della gara insaccando tre bombe in serie: raggiunto il 18-5, coach Lasi intuisce che è meglio fermare le ostilità. Dopo il minuto di sospensione, i marchigiani mettono da parte le turbe giovanili (squadra giovanissima l’Aurora) di inizio partita e limitano i danni sul 28-15 che chiude la prima frazione.
Catalettico a dir poco il secondo quarto: si rischia più volte la pennica sugli spalti, mentre in campo la Fortitudo sonnecchia e Jesi non fa più di tanto per tirarla giù dal letto. Non aiuta nemmeno la Fossa che, per tutta la durata del parziale, ripropone lo stesso disco lanciato a fine giugno in occasine dell’impresa forlivese: le hit estive stancano, ma non tramontano mai. Ninnanannaninnaò e si arriva al 45-35 di metà corsa.
Ci si aspetta il solito terzo quarto di fulmini e lampi da parte della Fortitudo, ma nulla da fare. Sono allora gli ospiti a prendere in mano le redini della situazione: passo dopo passo gli arancioni (la divisa jesina somiglia vagamente a uno dei miei primi pigiamini) rientrano fino a sfiorare il -1. Non impeccabile la gestione del contropiede da parte degli uomini di Lasi: prima Gueye fugge in contropiede da solo salvo sbagliare l’inchiodata, replica poi a stretto giro di posta Hunter che, dopo aver recuperato un pallone in zona offensiva, sferra una tripla con praterie dinnanzi a sè che poco ha a che vedere con il bon-ton cestistico. La “Effe” salva la pelle e al 30′ è 65-57.
Dopo aver mantenuto la sicura per buona parte dell’ultimo quarto, i felsinei, generosi, tentano in tutti i modi di far rientrare Jesi. Ma quando l’avversario comincia a prendere seriamente in considerazione l’invito, ecco che Italiano tira fuori dal cilindro due giochi da tre punti intervallati da tripla di Carraretto. Cala il sipario di lì a poco col tabellone luminoso che recita 86-75.

Dopo cinque partite il Paladozza preserva la sua imbattibilità: si possono dormire sonni tranquilli, a giudicare dalle statistiche. Meglio telare in branda, allora.

FORTITUDO ETERNEDILE- AURORA BASKET JESI 86-75 (28-15; 45-35; 65-57; 86-75)
BOLOGNA: Daniel 12, Quaglia 2, Candi 10, Valenti, Iannilli 5, Campogrande, Montano 18, Sorrentino 6, Raucci 2, Carraretto 18, Pampani, Italiano 13. All. Boniciolli
JESI: Greene 17, Hunter 15, Battisti 2, Lucarelli, Janelidze 2, Leggio 3, Paci 6, Santiangeli 13, Picarelli, Ciampaglia, Gueye 17. All. Lasi

Nato a Bologna il 19 agosto 1997. Frequento il Liceo linguistico presso l’istituto “Leonardo Da Vinci” di Casalecchio di Reno. Qui, grazie a Sara Carboni e al prof. Andrea Marchi, mi sono avvicinato all’ambiente radiofonico, realizzando esperienze anche per il Centro Giovanile “Blogos” di Casalecchio. Nel 2014, ho collaborato con Radio Città Fujiko. Nel 2015, oltre ad aver partecipato alla rassegna “Politicamente Scorretto”, ho svolto un apprendistato presso Radio Città del Capo. Da piccolo volevo fare l’astronauta o, in alternativa, il pilota di Moto GP. E ora eccomi qua.

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