Proseguono le notti insonni boniciolliane dovute all’ormai assodata “sindrome da dottor Jekyll e mister Hyde” che affligge la sua Fortitudo. Parla chiaro il referto: sei rovesci su sei tentativi lontano da Piazza Azzarita; percorso quasi netto in maglia chiara con unica sbavatura, guarda un pò te il caso, riasalente all’esordio in campionato giocato in campo neutro contro Mantova.
La sfida esterna contro la Remer Treviglio segnava l’inizio del tour de force finale che avrebbe portato la “Effe” a fronteggiare pressochè tutte compagini aventi record abbastanza deficitari. La prima occasione della collana, nel dubbio, è stata subito steccata.
Pronti e via e Candi deve abbandonare il parquet causa scavigliamento. E dire che a livello aritmetico non si era nemmeno cominciato malissimo (9-9). Peccato che l’opera, però, rimanga sempre compiuta a metà. Forse nemmeno. La Remer macina punti, mentre la Fortitudo va in tilt. La prima sirena suona sul 21-11 con gli ospiti non pervenuti offensivamente per parecchi minuti.
Attanagliati dalle sabbie mobili, i felsinei sprofondano sul 30-13. La sinfonia stonata fortitudina prosegue fino al calar di frazione con gli ospiti che si mantengono costantemente sulle venti leghe sotto i mari. Iannilli termina l’agonia segnando il libero del 47-26. Non che negli spogliatoi siano previsti tappeti rossi e petali di rosa, si intenda.
Precipitata a-23, la Fortitudo risale timidamente la china guidata da Carraretto: si arriva anche a toccare la doppia cifra di svantaggio (55-45), ma Treviglio corregge il tiro andando all’ultimo risposo su un rassicurante +14 (61-47).
Ci sarebbero anche gli estremi per tentare la rimonta, ma nell’ultimo quarto gli uomini in bianco-blu cadono in balia di una pioggia ormonale che rende vana ogni residua speranza: antisportivo a Italiano, seguito a ruota da due tecnici (uno alla panca e uno a Daniel). Treviglio ringrazia, fugge e da via al carosello finale. Il viandante Boniciolli, con quattro uomini usciti per falli, ammira la tempesta fortitudina arrufarsi confusamente sino al gong che scocca sull’81-65. E ancora una volta il mare che si staglia davanti al coach triestino è alquanto nebuloso.
Da segnalare l’ottima prova dell’ex di giornata Chillo che, coadiuvato da una difesa avversaria leggerina, insacca un ventello. Motivo in più, tra le altre cose, per mangiarsi le mani.
REMER TREVIGLIO- FORTITUDO ETERNEDILE 81-65 (21-11; 47-26; 61-47; 81-65)
TREVIGLIO: Savoldelli; Chillo 20; Kizlink 10; Sorokas 6; Marino 11; Spatti 6; Mezzanotte; Tambone 19; Rossi 9; Turel. All. Vertemati
BOLOGNA: Daniel 7; Quaglia 2; Candi 8; Valenti; Iannilli 8; Campogrande; Montano 16; Sorrentino 6; Raucci 8; Carraretto 8; Italiano 2. All. Boniciolli