Arrigo Boldrini, nome di battaglia Bulow, classe 1915 ha fatto la Resistenza. Non solo, è stato per 60 anni Presidente nazionale ANPI, praticamente dalla fondazione dell’associazione fino al 2006. Tra gli altri incarichi ricordiamo che è stato membro della Costituente, deputato e senatore per numerose legislature, sempre con il PCI.
Nel 2008 Bulow ci ha lasciati e forse anche per questo non vi sono molte vie o piazze a lui dedicate. Noi ne abbiamo trovata solo una, a Quarto Inferiore.
Via Arrigo Boldrini è una piccola via sita nella zona industriale, non è stato facile trovarla e neanche effettuare la nostra consueta raccolta di interviste per strada. I pochi passanti intervistati erano operai ed impiegati a cui abbiamo rubato gli ultimi minuti di pausa pranzo. Quasi nessuno sapeva nulla di Bulow. E ci è dispiaciuto. Non solo per l’importanza storica di Boldrini ma per l’essenza stessa del combattente indomito per la libertà che traspare – prima ancora che dalle sue gesta – dalle sue parole.
Abbiamo infatti ripescato il documentario “Bulow” (1999) e selezionato alcuni brani presenti proprio per ascoltare alcuni aneddoti su Boldrini narrati dallo stesso Bulow. Ringraziamo per questo Silvia Savorelli, autrice del documentario assieme a Fausto Pullano. Con Silvia abbiamo scambiato due battute su questo lavoro e più in generale sull’importanza di lavorare sulla memoria, anche per recuperare documenti che ci possono servire a capire meglio il nostro passato. Un ringraziamento quindi anche all’Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico che ha prodotto il documentario.
Senza la pretesa di essere stati esaurienti (non potevamo proprio farcela stavolta) vi consigliamo l’ascolto del nostro piccolo contributo in onda oggi e in replica venerdì (anche della settimana prossima) e la visione integrale del documentario di cui sopra. Aldilà del personaggio infatti, la storia di Bulow copre un secolo di storia d’Italia, un periodo importante, bello e tragico allo stesso tempo. Tra gli interventi in trasmissione ricordiamo anche quello del Presidente ANPI nazionale, Carlo Smuraglia e quello dello storico Luciano Casali dell’Università di Bologna.
Chiudiamo con la frase che forse riassume meglio la storia di Bulow ed il suo impegno: «Abbiamo combattuto per la libertà di tutti; per chi era con noi, per chi non c’era ed anche per chi era contro. Tutti i morti meritano rispetto ma non si possono confondere i combattenti della libertà e quanti scelsero la dittatura».