Si è svolto il primo dei sei incontri del ciclo “La voce delle Unioni”, con l’obiettivo di raccogliere idee e proposte per lo sviluppo del piano strategico metropolitano, al fine di una completa valorizzazione del territorio.
Splendida cornice è stata la suggestiva Rocchetta Mattei, restaurata ed inaugurata al pubblico la scorsa estate.
Tra le mura storiche di un vero gioiello dell’Appennino Emiliano, che la sera acquista ancora più fascino e mistero, tanti sono stati gli interventi da parte di piccoli e grandi imprenditori del territorio, delle istituzioni e degli amministratori dei comuni al fine di non lasciare nulla di intentato.
Parola chiave della serata è stata la rete.
L’impegno a fare rete, ad unire i propri sforzi e discutere di problemi e possibilità, nella speranza di poter cogliere prontamente qualsiasi opportunità si presenti per il futuro, con l’ottica di una vera e propria unione che possa quindi aumentare il valore di ciascuna realtà locale.
Importante agire sul turismo, com’è stato ribadito più volte, senza tralasciare l’importanza della Linea Gotica, che attraversa la maggior parte della provincia di Bologna e che cela in essa ricchi spunti di interesse storico, oltre a scorci e luoghi mozzafiato, che denotano come la natura sia estremamente generosa di regalare emozioni e possibilità di scoperta e studio, ma anche affrontando e cavalcando le grandi occasioni che può offrire un turismo di tipo agroalimentare, riportando in auge i caratteristici prodotti autoctoni.
Marco Tamarri, responsabile del settore turismo dell’Unione dei Comuni e coordinatore della tavola rotonda, ha ribadito inoltre la volontà di creare una vera e propria “Valle dell’arte e della cultura”, che permetta a chiunque voglia visitarla garanzie di cordiale ospitalità ed un intenso e sfaccettato programma di festival ed eventi, raggiungendo anche i comuni più periferici, troppo spesso abbandonati a sé stessi e poveri di occasioni di interesse e svago.
Parola chiave è stata anche lavoro: a lungo si è discusso di possibilità e progetti per creare nuovi posti di lavoro in un territorio già decisamente martoriato dalla piaga di una crisi economica che ancora getta forte la sua ombra sull’avvenire di tante famiglie.
Presenti all’incontro erano anche due lavoratori della Saeco che, proprio ora, sta drammaticamente vivendo una situazione di prepotenza da parte di una proprietà concentrata esclusivamente sul capitale e non sul benessere dei propri dipendenti.
Una lotta che ha la solidarietà dell’intera Unione e dell’amministrazione di Bologna, come ha ribadito lo stesso Primo Cittadino Virginio Merola, al quale è stato affidato il discorso conclusivo:
“Questa recente esperienza ha portato ai nostri occhi non soltanto aspetti negativi sui quali forniremo una severa risposta ma anche importanti valori, quali il senso di solidarietà e di comunità. Il reciproco aiuto per rafforzare queste zone e non solo: rafforzare il senso civico di ognuno di noi. Penso che definire accuratamente un piano accurato della città metropolitana debba tenere conto proprio di parole come comunità ed unione. A seguito dell’accordo con la Regione, potremo finalmente dare il via ad un programma di pianificazione strategica, territoriale, di mobilità ed informatizzazione, abbandonando qualsiasi contrasto ideologico e facendo altresì della cultura e del turismo una decisa attività produttiva del nostro territorio. È necessario che il pubblico si occupi di risolvere problemi che il privato non è in grado di affrontare e, nello stesso tempo. si deve riuscire ad organizzare validi investimenti. Perché ce la facciamo? Ce la facciamo perché, in questa strada che sta ritrovando vigore, le decisioni le prendiamo insieme ed è questo che funziona.”
Interessante, inoltre, anche il progetto proposto da Cesare Calisti, di Cosea Ambiente, per l’educazione del riciclo e della raccolta differenziata nelle scuole del territorio, svolgendo attività didattiche sia in aula che all’aperto e non è mancato un piccolo rimbrotto da parte di Viviano Fiori, presidente del gruppo BCC, che fa appello alle amministrazioni allo scopo di migliorare la viabilità sia su strada che ferroviaria, per consentire un maggior sviluppo aziendale che possa, appunto, creare nuovi e consistenti sbocchi occupazionali, facendo inoltre il possibile (opinione condivisa in primis da Claudio Tedeschi della Dismeco) per una importante sburocratizzazione delle procedure di avvio di qualsiasi tipo di attività lavorativa ed imprenditoriale.
Tantissime persone presenti e partecipi, entusiasmo, passione per le proprie origini e positività per il futuro, hanno caratterizzato questo primo incontro, aprendo la strada per una vera Unione e ponendo i primi mattoni di un progetto su larga scala che non esclude le idee e le proposte di nessuno.
La serata è stata preceduta ed allietata dal concerto del Duo di Carlo Maver e dal lauto banchetto organizzato dalla Proloco di Riola, alla quale è stata data in gestione la Rocchetta per i prossimi tre anni, permettendo così di avere un grande esempio di ripartenza del territorio con un simbolo dell’arte e della creatività di queste terre.
Il programma completo dei prossimi incontri è consultabile sul sito http://psm.bologna.it