Portiere da Nazionale. Difesa ferrea e attenta. Attaccanti bravi a sfruttare le poche occasioni create. Basterebbero davvero poche parole per descrivere la partita di ieri, che ha visto il Bologna espugnare San Siro con un secco 0-1 ai danni del Milan. Emanuele Giaccherini ha timbrato per la terza volta il cartellino, permettendo ai felsinei di tornare a casa con 3 punti in più in classifica.
Formazione iniziale che vede qualche novità rispetto a ciò che si vociferava alla vigilia, con Diawara che torna al suo posto in cabina di regia dopo aver scontato la squalifica, Brighi viene nuovamente preferito a Donsah mentre Marios Oikonomou lascia la maglia da titolare a Maietta. Per il resto solite scelte, con il tridente offensivo composto da Mounier, Destro e Giaccherini. Partita che tutto sommato inizia abbastanza bene per gli ospiti, con il centrocampo rossoblu che riesce a prendere le misure e si appropria della zona nevralgica del campo. La prima azione pericolosa è infatti per gli uomini di Donadoni, con Destro che dopo aver scavalcato Donnarumma con un pallonetto, non riesce a imprimere abbastanza forza al pallone, permettendo ad Alex di anticipare Giaccherini che stava già pregustando il vantaggio. Da questo momento il Bologna inizia a spegnersi, con Il Milan che prende coraggio ma anche campo, andando più volte a sfiorare il vantaggio con Honda, Niang, Bacca e Bonaventura, con i giocatori del Milan che trovano sulla loro strada uno straordinario Mirante, attento e fenomenale nel respingere qualsiasi pallone che gravitava nei pressi dell’area. A pochi minuti dall’intervallo arriva il primo cambio forzato per il Bologna: Maietta si accascia al suolo, lamentando un problema muscolare che in seguito si rivelerà un risentimento all’adduttore della coscia sinistra, con Oikonomou che prende il suo posto. Squadre che vanno a riposo ancora in parità, nonostante le molteplici occasioni avute soprattutto dai padroni di casa. Dopo pochi minuti dal calcio di inizio del secondo tempo è però il Bologna a rendersi nuovamente pericoloso, con Giaccherini che ricevuta la sfera da Brighi prova a superare l’estremo difensore milanista con un pregevole tocco sotto che finisce a lato di poco, con il pallone che sfiora il palo prima di terminare fuori dal campo. Poco dopo ci prova anche Diawara con un velleitario tiro da fuori area che non centra la porta. Il Bologna inizia a calare vertiginosamente dal punto di vista fisico, col Milan che prova ad approfittarne riversandosi nella metà campo ospite: Honda e Niang sono i più pericolosi per la porta di Mirante, mentre Cerci spreca una clamorosa occasione in contropiede andando a farsi murare dal portiere rossoblu. Il Bologna prova a colpire in velocità con Giaccherini che, presentatosi al limite dell’area, decide di tirare ignorando Destro, posizionato decisamente meglio e pronto per concludere a rete. Poco dopo l’attaccante ascolano ha l’occasione per portare in vantaggio i suoi, ma il tiro risulta debole e di facile lettura per Donnarumma. Quando sembra che la partita si stia addormentando ci pensano Mounier a Giaccherini a svegliarla bruscamente: pallone delizioso del francese per Giaccherini che, dopo un ottimo controllo, batte Donnarumma da due passi, infilando la sfera sotto le gambe del giovanissimo portiere. Delirio e festa per i giocatori e i tanti tifosi rossoblu accorsi a Milano per vedere i loro beniamini. La partita, già abbastanza nervosa durante lo svolgimento, si incattivisce ulteriormente nel finale, con parecchi giocatori di entrambe le compagini che si vedono sventolare sotto il naso il cartellino giallo. La partita finisce con il boato dei tifosi ospiti, entusiasti della prestazione di spessore e di cuore della loro squadra.
Donadoni è tornato nello stadio che lo ha visto protagonista con la voglia di regalare del carbone e di fare uno scherzetto a tutti i tifosi milanisti, e così è effettivamente andata. Nessun insufficiente ma anzi, molti giocatori hanno sfornato una prestazione decisamente positiva, risultando spesso decisivi in molte azioni durante la partita. Un plauso va fatto quindi a tutti quelli che ieri sono scesi in campo mettendo tutto quello che avevano, costringendo il Milan spesse volte a rintanarsi e a chiudersi in difesa, consapevoli dell’enorme qualità del tridente offensivo bolognese. Una vittoria che dà fiducia e che permette di avvicinarsi ulteriormente alla zona Europa, distante solamente 6 punti. Un successo contro il Chievo Verona servirà per aprire finalmente le ali ed evitare assolutamente di rimanere invischiati nella lotta per non retrocedere…