Che in questa A2 non esistessero squadre materasso, lo si sapeva. Che la Fortitudo soffrisse di un mal di trasferta cronico, lo si era intuito. Ma dopo l’ultima batosta infrasettimanale (più sonora di quanto reciti un tabellone alquanto generoso) rimediata contro una Matera a secco di vittorie da cinque turni, la crisi è diventata un dato di fatto.
Per i bianco-blù, terza sconfitta su tre tentativi lontano dal Paladozza: ruolino di marcia decisamente poco invidiabile per chi punta ad una permanenza nella categoria senza particolari affanni primaverili.
Comincia in padella e finisce in brace l’avventura della Effe nella Città dei Sassi, con Boniciolli che, nel post-partita, costringe i suoi ad un digiuno punitivo per dedicare tempo all’analisi della “porcheria prodotta in campo”.
Rotazioni decisamente ridotte all’osso causa assenza di Iannilli, costringono il coach triestino a gettare da subito nella mischia Quaglia, da inizio stagione relegato ai margini della panchina. Le soluzioni in attacco stentano ad oliarsi, mentre la difesa concede ripetute passerelle alla Bawer che ringrazia e termina la prima frazione avanti di 7 lunghezze (18-11).
Nel secondo quarto, la Fortitudo dovrebbe risalire la china, ma sui già irti colli lucani sale piovigginando una fitta nebbia che acceca il senno offensivo felsineo. In difesa le cose non vanno meglio, anzi, e Matera vola sul 34-15. Nel momento di carestia, i bianco-blu scavano dal fondo del barile: Quaglia si reinventa terminale offensivo, Raucci macchina da tre punti. Il 40-29 di metà match è un affare.
Alla ripresa delle ostilità, Carraretto e compagni ricuciono lo strappo fino ad un insperato -5, ma una serie di errori da minibasket in contropiede non consentono di pianificare fino in fondo la “sverniciata”: al 30’ è 52-45.
La Fortitudo tira i remi in barca anzitempo, cominciando a sparare “senza criterio da oltre l’arco”, come dirà Boniciolli in conferenza stampa. La Bawer approfitta degli scarsi risultati offensivi ottenuti dagli avversari per gestire il match sino al 71-59 che chiude i giochi e le consegna due punti dopo tanti zero collezionati.
Matera è sempre stata in vantaggio? “O siamo scarsi, oppure solo presuntuosi” conclude l’head coach felsineo nella sfuriata di fine gara. Domenica al Paladozza arriva la capolista Treviso: la sfida, dal forte sapore amarcord, dirà molto sulla diagnosi bonniciolliana. E’ vero che le lacune tecniche si sopperiscono col carattere, ma, cinicamente parlando, sarebbe meglio non praticare più di tanto la seconda ipotesi.
BAWER MATERA-FORTITUDO ETERNEDILE 71-59 (18-11; 40-29; 52-45; 71-59)
MATERA: Hamilton 21, Guarino 4, Mastrangelo 8, Corral 16, Okoye 9, Cantagalli 4, Rugolo 5, Santarsia, Bertocco, Zaharie 4. All. Gresta
BOLOGNA: Daniel 12, Quaglia 8, Candi 3, Raucci 12, Flowers 6, Iannilli, Campogrande, Montano 5, Sorrentino 2, Carraretto 7, Italiano 4. All. Boniciolli