CLOSE UP è la rubrica settimanale che si preoccupa di tendervi una mano per far luce sulle uscite cinematografiche del week-end.
Annunciato solamente un anno e mezzo fa (proprio vero che il tempo vola), arriva finalmente in sala uno dei film d’animazione di cui forse nessuno sentiva il bisogno, quell’Angry Birds tratto da una celeberrima applicazione per cellulare. Perdonate lo sfogo, forse Angry Birds potrà anche essere un capolavoro (dubito, ma non discuto) ma trovo aberrante che dopo aver saccheggiato in lungo e in largo fumetti, videogame e recite parrocchiali, ora ci si veda ridotti a portare sul grande schermo, un’applicazione per smart phone che verte su di un gruppo di volatili che grazie ad una fionda devono radere al suolo le pericolanti strutture edificate da un manipolo di suini color verde speranza. Polemiche a parte, qualcuno lo ha amato in modo incondizionato, tessendone lodi e meraviglie, ma perdonatemi di dissentire, credo che Angry Birds sia destinato ad un pubblico di manipolabili infanti e ai loro poveri genitori, condannati ancora una volta a sborsare gli ennesimi 8 Euro per una discutibile opera cinematografica spietata e di dubbio gusto.
Per chi scrive Melissa McCarthy è un genio della comicità fisica, una donna straordinaria, capace di imporre la propria mole e la propria paciosa aggressività a dispetto di tutto e tutti. Esplosa in Italia grazie al suo ruolo tracimante in Le amiche della sposa, la nostra eroina ha continuato ad inanellare film molto divertenti (Spy per esempio) e ben presto la vedremo protagonista nell’imminente remake tutto al femminile di Ghostbusters. Ora arriva nelle nostre sale The Boss, commedia scorretta e divertente su di una ricchissima tycoon caduta in disgrazia e costretta a reinventarsi come leader delle bambine scout… Non il film più appetibile del week-end, ma sicuramente una parentesi di divertente e travolgente relax in questa metà giugno climaticamente scombiccherata. Dategli una possibilità.
Conspiracy-La Cospirazione (proprio bella questa tendenza di inventare titoli a caso in inglese, visto che questo film in originale si chiama Misconduct) è il titolo di un thriller piuttosto prevedibile e telefonato che andrebbe immediatamente liquidato come spazzatura, se non fosse per la presenza nel cast di Antony Hopkins e Al Pacino. Per la prima volta insieme, i due mostri sacri, probabilmente in sofferenza economica (anche le star hanno dei debiti), si trovano a brancolare nell’oscurità della solita trama in cui un duro e puro si trova schiacciato dal cattivo senza scrupoli; per fortuna che gli Stati Uniti sono un grande paese e quindi, almeno in questo tipo di pellicole di dubbio gusto, a differenza della realtà, il bene, l’amore e la giustizia trionfano sempre. Lasciate perdere.
Se esiste qualcuno determinato a dimostrare a se stesso e all’intero globo terraqueo di essere un grande attore, questi è Richard Gere, che ormai detronizzato dal suo ruolo di sex symbol da Channing Tatum e soci, si ritrova, ormai canuto e bianco, ad interpretare personaggi sempre più border line, saltando dalla misantropia all’accattonaggio. E’ il caso de Gli Invisibili, pellicola del 2014 che segue da vicino le vicissitudini e la vita ai margini del senzatetto George (Gere appunto), diviso tra affetti da recuperare/ricostruire ed accettazione di se e della propria non facile condizione. Non un film facile, anzi per certi versi quasi una sfida per gli spettatori benpensanti di oggi, eppure qualche dubbio rimane e la mia convinzione non è totale, nonostante una certa innegabile empatia verso il tema trattato. Peccato aver utilizzato Richard Gere, probabile pegno da pagare per assicurare un minimo di visibilità al film, eppure la distribuzione Lucky Red fa ben sperare.
Ma Ma – Tutto andrà bene è una pellicola importante, di produzione spagnola, interpretata da Penelope Cruz. Si tratta di un film importante in quanto ha al suo centro una potente ed intensa figura di donna, per una volta non stereotipo di mamma e moglie, ma indipendente e determinata, inserita in un contesto concreto e reale come quello della recente crisi economica. Film sulla donna e sulla sua incredibile forza di volontà, pellicola da difendere e vedere, stregati dall’incredibile Penelope, qui al servizio di una storia piena zeppa di speranza e coraggio.
Se esiste una pellicola da non lasciarsi scappare per nessun motivo questa settimana, il suo titolo è Tutti vogliono qualcosa. Diretto dal grandissimo Richard Linklater (la trilogia di Prima dell’alba, ma anche il visionario A scanner darkly e lo straordinario e paziente Boyhood), Tutti vogliono qualcosa è una pellicola che ha già fatto innamorare di se tutti quelli che hanno avuto modo di vederla. Calato nei benedetti/maledetti, sicuramente plastificati anni 80, il film di Linklater descrive la delicata e spensierata età del college, epoca dorata e meravigliosa, piena zeppa di promesse ma anche di ombre e di ripianti, perché non scordiamolo mai, si tratta dell’ultima fermata prima dell’età adulta, in cui ogni errore ed ogni scelta peseranno come definitivi macigni. Da non perdere per nessuna ragiona al mondo, per ridere, sorridere, emozionarsi e ricordare quando la vita era più facile e si potevano mangiare anche le fragole.
Per concludere elenco alcuni altri titoli quasi invisibili in uscita.
La casa delle estati lontane è una pellicola israeliana di un paio di anni fa, capace di raccontare il tentativo del percorso di pace del 1995, attraverso la vendita della vecchia casa delle vacanze ereditata dai genitori, da parte di tre sorelle finalmente ritrovatesi. Se vi sentite pronti, questo film potrebbe essere un’occasione.
Lawrence Anyways è un film di produzione franco/canadese del 2012 sulla decisione di un professore di letteratura, in pieni anni 90, di cambiare sesso. Purtroppo attualissimo, il film ci racconta le incomprensioni, l’amore, la famiglia, gli affetti e le lacrime che si celano dietro questa difficile e necessaria scelta. Il trailer è coinvolgente e convincente.
Infine una briciola di attenzione la merita anche Saint Amour pellicola franco/belga con due strepitosi interpreti: Gerard Depardieu e Benoit Poelvoorde. Un padre ed un figlio allontanatisi con gli anni, gli errori, le scelte e le circostanze, tentano un riavvicinamento tardivo, sulla via della degustazione del vino. L’età, la maturità, le risate, un padre, un figlio, un taxi e la strada.Dategli una possibilità, non fosse altro per i due grandi protagonisti in campo.
Per questa settimana è davvero tutto, buon cinema a tutti.
Per tutti voi che cercate disperatamente il titolo di un film che vi fa uscire matti e di cui ricordate solo alcuni frammenti di trama, provate a contattarmi alla mia pagina Facebook: https://www.facebook.com/houssypedia/
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