Questo Sabato a Crespellano parleremo di un maestro.
Un maestro elementare che però ha tanto da insegnare a tutti, giovani e meno giovani, ieri come oggi. Sì perché il maestro Luigi Fabbri con la sua semplice esistenza dimostra che le idee sono inutili se non le si alimenta con l’esempio. Pratico, vero e coerente.
La coerenza è alla base dell’esperienza di vita di Luigi Fabbri, che proprio a Crespellano insegnerà (al posto di un certo Benito Mussolini) e che proprio da Crespellano verrà cacciato perché rifiuterà di prestare giuramento al regime di Mussolini.
Strana e appassionante la vita di Luigi Fabbri. Dopo la cacciata finirà in esilio forzato e arriverà in Sudamerica, a Montevideo, dove continuerà a scrivere di anarchia per periodici anarchici sudamericani.
Interessante anche l’impegno della figlia di Fabbri, Luce, che proseguirà l’opera del padre subentrandogli nella direzione della rivista “Studi Sociali”.
Per saperne di più dunque l’appuntamento è questo Sabato alle ore 16 presso il Palazzo Garagnani. A Sabato!