A scuola di libertà

Questo Sabato a Crespellano parleremo di un maestro.

Un maestro elementare che però ha tanto da insegnare a tutti, giovani e meno giovani, ieri come oggi. Sì perché il maestro Luigi Fabbri con la sua semplice esistenza dimostra che le idee sono inutili se non le si alimenta con l’esempio. Pratico, vero e coerente.

La coerenza è alla base dell’esperienza di vita di Luigi Fabbri, che proprio a Crespellano insegnerà (al posto di un certo Benito Mussolini) e che proprio da Crespellano verrà cacciato perché rifiuterà di prestare giuramento al regime di Mussolini.

Strana e appassionante la vita di Luigi Fabbri. Dopo la cacciata finirà in esilio forzato e arriverà in Sudamerica, a Montevideo, dove continuerà a scrivere di anarchia per periodici anarchici sudamericani.

Interessante anche l’impegno della figlia di Fabbri, Luce, che proseguirà l’opera del padre subentrandogli nella direzione della rivista “Studi Sociali”.

Per saperne di più dunque l’appuntamento è questo Sabato alle ore 16 presso il Palazzo Garagnani. A Sabato!

Per tutti sono Meso, all’anagrafe Manuel Mesoraca e se preferite anche solo Manuel. Faccio parte della redazione ma prima ancora sono tesserato ANPI, sezione di Marzabotto. Quindi mi occupo di Resistenza, più precisamente di luoghi e storie legati ad essa. Qualcuno diceva che la storia è maestra di vita ma purtroppo fatica ad avere scolari, noi nel nostro piccolo, speriamo di contribuire a mantenere viva la memoria. Non come sterile esercizio di date, nomi e morti ma come qualcosa che ci serva, anche per interpretare meglio questi anni difficili.

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