Il comune dell’Appennino ha ospitato la cerimonia di premiazione del concorso di giornalismo, dedicato a Franco Giustolisi. Ospite d’onore il Presidente del Senato Pietro Grasso.
Marzabotto. È stata ricca di emozioni e valori, la cerimonia di premiazione della seconda edizione del Premio Giustolisi, svoltasi sabato pomeriggio presso la Casa della Cultura e della Memoria.
Un omaggio ad uno dei più grandi e mai dimenticati giornalisti italiani, Franco Giustolisi, che ebbe il merito di essere uno dei maggiori promotori per la costituzione della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle stragi nazifasciste e fu l’autore del pluristampato volume “L’armadio della Vergogna”, termine adottato ormai con consuetudine, nel linguaggio comune, con il quale vengono descritte le stragi occultate che ancora oggi necessitano di verità e giustizia.
Due valori immortali, che sono le basi del giornalismo d’inchiesta, del quale Giustolisi era un fulgido esempio. Ma la cerimonia svoltasi a Marzabotto è stato anche un importante esempio di come il vero giornalismo sia ancora ben presente e radicato non solamente nelle coscienze di coloro che praticano la professione con tutta la passione e le energie di cui dispongono, spesso rischiando in prima persona non soltanto la reputazione ma anche la vita, ma anche nelle coscienze delle persone comuni e di tutti i cittadini che hanno applaudito i vincitori, encomiando gli articoli nei quali si sono cimentati e che hanno valso loro sì prestigiosi riconoscimenti tangibili ma soprattutto morali.
La giuria d’eccellenza (composta dai giornalisti Marcello Forgi, Daniele Biacchessi, Virginia Piccolillo, il presidente Roberto Martinelli e la stessa figlia di Giustolisi, Livia) ha decretato Luca Cari come vincitore di questa edizione, grazie all’inchiesta “Noi pompieri del barcone dell’orrore”, pubblicata da Panorama, nella quale il vigile del fuoco e giornalista per passione racconta la testimonianza diretta della tragedia dell’immigrazione e delle sue vittime. Il premio speciale Franco Giustolisi – Fuori dall’Armadio è stato invece assegnato a Gaetano Pegoraro, autore del servizio “Le stragi di militari che lo Stato non vuole vedere”, in cui si raccontano i drammi vissuti dai soldati ammalatisi a seguito del contatto con uranio impoverito. Il giornalista è stato premiato dall’illustre ospite della giornata, il Presidente del Senato Pietro Grasso, il quale non ha mancato di ricordare l’amicizia che lo legò a Giustolisi ma anche l’importanza della ricerca costante di qualsiasi forma di verità che va svelata, comprovata e confermata dalla giustizia.
Menzione speciale anche per la reporter Lucia Goracci, da sempre impegnata nelle zone di guerra più pericolose, attenta ai vari aspetti di una realtà neanche troppo lontana da noi, che tuttavia si tende spesso a guardare con ostinata e fredda indifferenza. Premiato anche il giornalismo di strada, senza tralasciare gli aspetti più nascosti ed i reporter emergenti che comunque si impegnano c
on uguale passione, raccontando ciò che davvero le loro emozioni sono in grado di dettare, coinvolgendo i lettori in egual maniera. Un pomeriggio di omaggio e valori per una professione che non è mai stata semplice, così come non è semplice la ricerca della verità e soprattutto la sua divulgazione.
Il giornalismo non soltanto come professione alla quale è ancora necessario credere per raccontare ciò che deve scuotere le coscienze ma il giornalismo come importante mezzo di comunicazione e diffusione di emozioni e stati d’animo che non devono abbandonare l’animo umano in un’epoca in cui il cinismo e la menzogna sembrano predominare sempre di più e dove invece il quarto potere è lo strumento che può veramente ribaltare una situazione di omertà ed ignoranza al fine di unire le culture, riportando la giustizia al primo posto.
Grande soddisfazione e parole colme di gratitudine sono giunte anche dal primo cittadino di Marzabotto, Romano Franchi e da tutti i rappresentanti delle istituzioni dell’Unione dei Comuni dell’Appennino, che hanno ringraziato il Presidente Grasso per essere stato presente ancora una volta sui luoghi della memoria e l’impegno dello Stato nel fare sentire il proprio sostegno alle associazioni che sempre si impegnano per difendere i diritti delle vittime e dei parenti dei caduti per la libertà e la giustizia del nostro paese.
L’elenco completo dei vincitori della seconda edizione del Premio Giustolisi è consultabile sul sito ufficiale dell’evento: www.premiogiustolisi.it, all’interno del quale è presente anche una esaustiva biografia del giornalista al quale esso è dedicato e le motivazioni della nascita di una iniziativa che è già in lavorazione per la terza edizione e che potrà sempre rappresentare lo stimolo per tutti coloro che vogliono dedicarsi ad un mestiere al servizio della collettività ma anche e soprattutto della propria identità.