“In trasferta non si fanno punti, dobbiamo iniziare a cambiare o si va dritti in B”. Queste le parole che hanno intasato qualsiasi forum rossoblù nelle ultime settimane: alcuni pareri, disfattisti e insensati alla luce delle prove disputate in casa, sono stati sommersi di pareri contrari, invitando l’autore dei commenti di farsi una visita dall’oculista (e sono stato cortese). Fatto sta che ieri, a San Siro, un Bologna che non sembrava assolutamente in grado, a detta di molti, fare punti contro un Inter reduce da buone prestazioni e vittorie, è riuscito a tornare in Emilia con un pareggio, smentendo la triste tendenza che stavano assumendo le trasferte felsinee: sì perché, oltre al punto in cascina, ha saputo mettere in mostra, nelle occasioni che l’Inter ha concesso, sprazzi di buon gioco, confermando la bella vittoria di mercoledì contro la Samp. Ma vediamo insieme il pareggio per 1 a 1 di ieri pomeriggio.
Donadoni, dovendo rinunciare a Di Francesco per squalifica ma potendo contare su Krafth che ha scontato il turno passato in tribuna dovuto all’espulsione di Napoli, tornando ad occupare la corsia difensiva di destra lasciando a Torosidis la fascia mancina; per il resto formazione intoccabile. I primi 15 minuti di gioco vedono la squadra di casa decisamente impacciata rispetto alle ultime uscite, incapace di vincere duelli a centrocampo e, di conseguenza, di far ripartire l’azione offensiva (decisiva l’assenza di Joao Mario, sostituito da Kondogbia): ed è proprio il centrocampista francese dell’Inter che, al 14′, si fa soffiare il pallone nei pressi del cerchio di centrocampo da un indiavolato Taider, bravo poi a servire sulla corsa Verdi che, saltati netti Miranda e Ranocchia, serve Destro, lasciato solo dalla difesa nerazzurra in area, bravo a battere Handanovic con un piattone Destro sul quale il portiere sloveno non è apparso sicurissimo. L’Inter, a questo punto, ha l’obbligo di riagguantare il risultato, sia per rimanere attaccata alla Juventus e al Napoli, sia per prendere le distanze da una Roma battuta da un eccellente Torino. Il primo scossone arriva da Frank De Boer: dopo neanche mezz’ora di gioco fuori un deludente Kondogbia (ennesima bocciatura per Lui), per Gnoukori. E il gioco ne beneficia, con i padroni di casa che iniziano a tenere in mano il pallino del gioco senza che gli ospiti possano più rendersi pericolosi. L’Inter inizia a spingere con decisione e, da un’azione nata da un fallo dubbio, arriva il pareggio grazie a Perisic, bravo a sfruttare un cross di Candreva per battere Da Costa con un mancino al volo dalla sinistra. Poco dopo è il portiere brasiliano del Bologna miracoloso nel disinnescare un tiro di Candreva da pochi metri, lasciato colpevolmente libero di colpire a botta sicuro. Il primo tempo termina con un Bologna poco attento che deve ringraziare Maietta e Da Costa, puntuali nel fermare sul nascere, o poco dopo, le azioni dei padroni di casa. La ripresa, scarna di azioni pericolose nella prima metà, con il solo Candreva e il solito Icardi che provano la conclusione, peccando di precisione. Per il Bologna prima l’ingresso di Pulgar al posto di un appannato Nagy, mentre una decina di minuti, a causa di crampi, Capitan Gastaldello lascia il posto a Marios, con la fascia che dolcemente si stringe la fascia intorno ad un Mattia Destro sempre più leader di questa squadra. A pochi minuti dal termine il Bologna sfiora il clamoroso vantaggio con Dzemaili, quest’oggi tra i migliori, bravo a sfruttare un colpo di tacco di Verdi per tentare la conclusione, potente ma centrale, sulla quale Handanovic interviene in scioltezza. La partita sembra doversi avviare verso il pareggio, nonostante un’Inter molto offensiva; il beneficio del dubbio è opera di Ranocchia che, al 95′, raccoglie un cross e di testa, da due passi, spara fuori, senza poter castigare i rossoblù.
10 punti ed un gioco che, partita dopo partita, sembra migliorare sempre più, grazie ad un mix di esperienza e freschezza che può mettere in difficoltà tutti. Ad oggi, dopo 6 partite, non si può che essere orgogliosi e soddisfatti di questa squadra, e non è neanche immaginabile a cosa si possa aspirare se le prestazioni continueranno di questo passo. Detto questo, piedi ben piantati a terra e testa al Genoa domenica prossima per arrivare a 13 punti!
Foto Corriere dello Sport