La memoria è un ingranaggio collettivo

Oggi l’Aula della Memoria di Colle Ameno (Sasso Marconi) compie 8 anni. Per chi volesse approfittarne questa sera ci sarà un dibattito con Emergency, Libera e Medici senza Frontiere. Qui c’è il link all’evento.

L’aula della memoria è un esempio di come la storia possa essere veramente vissuta come qualcosa di concreto e tangibile, non solo come sterile esercizio di date e ricorrenze. Al suo interno si respira la fede illuminista che ha mosso il fondatore dell’intero complesso, Filippo Ghisilieri, che nel ‘700 fece di Colle Ameno un centro urbanistico autonomo dotato di un ospedale, un teatro, botteghe artigiane ed artistiche.

Purtroppo nel 1944 la guerra non risparmiò questo luogo che divenne un campo di smistamento e prigionia. In ricordo delle tragedie che qui si consumarono è stata edificata l’aula della memoria che attraverso un percorso didattico ricostruisce i fatti ed il contesto storico dell’epoca.

Questa sera quindi vi suggeriamo di fare un salto a Colle Ameno, si parlerà di pace.

Crediamo che oggi, alla luce di quanto succede, sia necessario ribadire che l’impegno per la pace è un impegno di tutti. Un ingranaggio collettivo, come la memoria. Ed infatti l’impegno per la pace si basa sulla memoria di quanto è successo, proprio perché solo ricordando possiamo costruire un futuro migliore.

Per tutti sono Meso, all’anagrafe Manuel Mesoraca e se preferite anche solo Manuel. Faccio parte della redazione ma prima ancora sono tesserato ANPI, sezione di Marzabotto. Quindi mi occupo di Resistenza, più precisamente di luoghi e storie legati ad essa. Qualcuno diceva che la storia è maestra di vita ma purtroppo fatica ad avere scolari, noi nel nostro piccolo, speriamo di contribuire a mantenere viva la memoria. Non come sterile esercizio di date, nomi e morti ma come qualcosa che ci serva, anche per interpretare meglio questi anni difficili.

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