Finalmente, con la partita di questa sera, si è chiusa la fase a gironi per l’accesso ai prossimi campionati europei. Dopo la vittoria di Roma di questa sera contro la Norvegia, che è valsa il primo posto nel girone, gli azzurri si possono finalmente concentrare sull’evento sportivo che li vedrà partecipi il giugno prossimo; il primo posto non è però bastato, e quindi, a causa del ranking, l’Italia non sarà testa di serie agli Europei e ciò vorrà dire rischiare di essere sorteggiata in un girone davvero duro e insidioso. Nonostante un risultato numericamente bugiardo (2-1), l’Italia ha avuto la meglio sugli scandinavi, che occupavano, prima del calcio di inizio, il secondo posto nel nostro girone.
La squadra di Antonio Conte si presenta in un assetto del tutto nuovo, con la cerniera difensiva della Juve (Barzagli, Bonucci e Chiellini) a guardia della porta di Buffon, centrocampo a 5 con Montolivo nel ruolo di regista e ai suoi fianchi Soriano e l’eclettico Florenzi, mentre sulle fasce i giovani Darmian e De Sciglio; in attacco, come al solito, la collaudata coppia Eder-Pellè. Ed è proprio lo statuario attaccante del Southampton che, dopo neanche un minuto di gioco, rischia di segnare con un colpo di testa di poco a lato su un ottimo suggerimento di De Sciglio. L’Italia continua a produrre occasioni su occasioni, con Florenzi e Darmian ispiratissimi nel cercare i due centravanti. Ma è però la Norvegia che, al 23′, passa avanti: punizione battuta in area, Chiellini respinge in malo modo, la sfera arriva a Tettey che, di controbalzo sinistro, trafigge Buffon, facendo calare il silenzio all’Olimpico. Di qui in avanti sarà un continuo forcing azzurro, con Pellè mattatore della serata, che però non riesce mai a trovare la via della porta, sia per suo demerito, sia a causa di una grandissima prova di Nyland. Ed è proprio lo stesso numero 1 norvegese che, a pochi secondi dalla fine del primo tempo, sventa una velenosa conclusione di Florenzi, apparso fin qui il migliore in campo. La seconda frazione riparte come si era chiusa la prima: i due esterni e Florenzi mettono in area una quantità spropositata di palloni, tutti ottimamente allontanati dalla difesa ospite. La prima grande occasione del secondo tempo la ha Eder che, al 61′, dopo una sponda di testa di Pellè, colpisce a botta sicura a tu per tu con Nyland, facendosi però parare la conclusione. A questo punto Conte decide di richiamare in panchina l’italo-brasiliano (probabilmente acciaccatosi durante la precedente azione), per gettare nella mischia Giovinco. L’Italia continua a premere, conscia del fatto di potersi portare a casa la partita: prima Soriano cerca invano compagni in area dopo una sponda aerea, poi, dopo il cambio Bertolacci-Montolivo, e quello Candreva-Barzagli (con conseguente cambio di modulo, l’Italia passa al 4-2-4), trova finalmente il gol grazie ad uno splendido Alessandro Florenzi, abilissimo nel calciare in porta un pallone controllato in malo modo in area dal difensore Aleesami, che sperava, dopo il suo stop di petto, di trovare Nyland pronto ad agguantare la sfera: così non è stato e Florenzi riesce a riportare la gara in parità. In questi ultimi 15 minuti di gioco l’Italia cerca costantemente il gol del vantaggio, prima con Giovinco, abile nel tirare in porta dopo un cross dell’imprendibile Florenzi, poi con la rete annullata a quest’ultimo per un fuorigioco assai dubbio e infine, dopo numerosi tentativi, si arriva al 2-1: Pellè, reo di aver sbagliato molto durante la partita, si fa perdonare con un tiro sporco che si infila in rete dopo l’assist del solito Florenzi. Gli ultimi 10 minuti sono una passeggiata per i ragazzi di Conte, che riescono a portarsi a casa la vittoria senza troppi patemi.
Una vittoria dunque meritata e che anzi poteva essere ben più rotonda. Gli azzurri si sono comunque dimostrati ottima squadra e hanno saputo tenere a bada i norvegesi, capaci nel loro cammino europeo, di raccogliere ben 19 punti, a testimonianza del fatto di essere una squadra tosta e compatta da affrontare per chiunque. L’Italia ha comunque fatto intendere che in Francia arriverà col coltello tra i denti, pronta a giocarsela contro qualunque altra Nazionale, più o meno blasonata che sia.
Dopo questa settimana trascorsa tra trasferte improponibili e avversari semisconosciuti, è giunto il momento per i giocatori di ritornare nel proprio club di appartenenza, in attesa della ripresa del campionato, che si avrà questo weekend.