Dal 9 al 10 Ottobre Casalecchio ricorda i suoi martiri

“Otto Ottobre Millenovecentroquarantaquattro. A Rasiglio è un alba grigia.” Con queste parole si apre la testimonianza di Graziano Zappi (partigiano della 7^ Brigata Gap) sui terribili fatti che portarono alla strage del cavalcavia, il 10 Ottobre 1944.

13 uomini persero la vita in quel giorno. Ci pare doveroso sottolineare che almeno 4 di loro provenivano da paesi esteri (3 partigiani sovietici e uno studente del Costa Rica), a testimoniare – se ce ne fosse bisogno – che l’anelito alla libertà non ha colore o patria, è patrimonio dell’intera umanità.

In ricordo di questo drammatico e significativo episodio l’ANPI di Casalecchio di Reno in collaborazione col Comune e numerose altre associazioni organizza una tre giorni ricca di eventi.

Si inizierà Venerdì 9 Ottobre con la presentazione del libro “9813 chilometri di memoria” di Giulia Casarini.

Il 10 Ottobre l’intera giornata sarà dedicata alla commemorazione della strage. Alle ore 10 ci sarà la cerimonia ufficiale presso il Cippo del Cavalcavia. Mentre alle 12 presso il Policlinico S. Orsola di Bologna ci sarà la deposizione di fiori presso la lapide dedicata a Carlos Luis Collado Martinez, studente del Costa Rica caduto nella strage.

Alle 18 spettacolo musicale “Esseri non esseri” con il gruppo folk “Mulini a vento”. Ingresso libero e aperitivo a buffet a pagamento.

Domenica 11 giornata conclusiva con la scopertura del busto alla memoria di Collado Martinez (ore 10) presso i Giardini Repubblica di Costa Rica in via Canonici Renani, 8.

A seguire presso la Casa dei Popoli (via Cimarosa, 107) presentazione del progetto “Le Donne della Resistenza a Bologna” (ore 11.30) e poi il pranzo sociale.

Per maggiori informazioni sul programma o prenotazioni è possibile rivolgersi all’ANPI di Casalecchio di Reno.

 

 

Per tutti sono Meso, all’anagrafe Manuel Mesoraca e se preferite anche solo Manuel. Faccio parte della redazione ma prima ancora sono tesserato ANPI, sezione di Marzabotto. Quindi mi occupo di Resistenza, più precisamente di luoghi e storie legati ad essa. Qualcuno diceva che la storia è maestra di vita ma purtroppo fatica ad avere scolari, noi nel nostro piccolo, speriamo di contribuire a mantenere viva la memoria. Non come sterile esercizio di date, nomi e morti ma come qualcosa che ci serva, anche per interpretare meglio questi anni difficili.

Commenta

Altri articoli